Cronologia
Il 2021 nell’ottica della SEM.
Il 2021 nell’ottica della SEM.
Nella primavera del 2020 il Consiglio federale aveva adottato misure volte a proteggere la salute di tutti gli attori coinvolti nella procedura d’asilo. Queste misure permettono di garantire la protezione dal contagio da COVID-19 anche nel settore dell’asilo e al contempo di assicurare la funzione centrale del sistema dell’asilo, ovvero l’esecuzione delle procedure d’asilo e di allontanamento. Nella seduta del 17 dicembre 2021, il Consiglio federale ha prorogato la pertinente ordinanza fino a fine dicembre 2022.
Giovedì, 25 novembre 2021, la consigliera federale Karin Keller Sutter ha firmato tre accordi sulla migrazione in occasione della visita ufficiale a Berna del minstro dell’interno e della sicurezza della Repubblica della Costa d’Avorio Vagondo Diomandé. Gli accordi permettono alla Svizzera e alla Costa d’Avorio di consolidare nell’interesse di entrambe le parti la cooperazione nella gestione della migrazione, soprattutto nella lotta alla migrazione irregolare.
Il Consiglio federale vuole creare le condizioni giuridiche necessarie affinché gli studenti con un diploma di master o un dottorato provenienti da Stati terzi possano restare in Svizzera in maniera poco burocratica ed esercitare un’attività lucrativa nei settori in cui manca manodopera specializzata. A tal fine è previsto che nel loro caso si deroghi ai contingenti annuali di permessi di dimora se esercitano un’attività di elevato interesse scientifico o economico. Nella seduta del 27 ottobre 2021 il Consiglio federale ha avviato la relativa consultazione.
Non vi sono indizi secondo cui nei centri federali d’asilo i diritti dei richiedenti l’asilo sono sistematicamente ignorati. I diritti fondamentali e umani sono in linea di massima rispettati. È quanto conclude l’ex giudice federale Niklaus Oberholzer, incaricato dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) di verificare se i collaboratori dei servizi di sicurezza ricorrano a misure di coercizione sproporzionate. Simili misure sono state applicate in singoli episodi, per i quali è stata avviata un’istruzione penale. Nel suo rapporto, Oberholzer raccomanda alla SEM in particolare di valutare e migliorare la formazione del personale di sicurezza nonché di occupare con propri collaboratori le posizioni chiave in questo settore.
La consigliera federale Karin Keller-Sutter ha partecipato a Bruxelles al Consiglio straordinario dei ministri della giustizia e degli affari interni dell'UE sull’Afghanistan. La Svizzera sostiene gli sforzi dell'UE per coordinare gli aiuti: l'obiettivo è aiutare le persone sul posto e nei Paesi vicini così che non siano costrette a fuggire in Europa.
Le procedure d'asilo celeri hanno dimostrato la loro validità e sono attuate correttamente secondo lo stato di diritto. I richiedenti l'asilo apprendono molto più rapidamente se beneficiano della protezione della Svizzera o se devono lasciare il Paese. Occorrono tuttavia alcuni miglioramenti. Questi i risultati di una valutazione svolta da un gruppo di esperti esterni. La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha già attuato o avviato le misure necessarie per sfruttare i potenziali di ottimizzazione. Oltre il 96 per cento delle decisioni negative sull'asilo emanate dalla SEM passano in giudicato senza essere modificate.
Nella seduta del 18 agosto 2021 il Consiglio federale è stato informato dell’intenzione di accogliere in Svizzera una quarantina di collaboratori locali dell’ufficio di coordinamento della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) di Kabul, insieme alle loro famiglie. Si tratta di un’azione umanitaria di cui beneficerebbero circa 230 persone. La Svizzera continua a impegnarsi intensamente per far uscire dal Paese i collaboratori locali e i cittadini svizzeri ancora bloccati in Afghanistan.
In occasione dell’incontro informale dei ministri di giustizia e degli interni in Slovenia, il 15 luglio 2021 la consigliera federale Karin Keller-Sutter ha discusso con i suoi omologhi la nuova strategia Schengen e la cooperazione in materia di migrazione. In veste di Stato associato a Schengen e Dublino, la Svizzera intende cooperare in entrambi gli ambiti con spirito costruttivo. Il Capo del DFGP ha colto l’occasione per uno scambio d’idee con vari omologhi europei.
Su incarico del Consiglio degli Stati, il Consiglio federale ha esaminato l’attualità della Convenzione del 1951 sullo statuto dei rifugiati e la sua importanza per la Svizzera. Giunge alla conclusione che l’attuale applicazione della Convenzione in Svizzera adempie tuttora i requisiti di una protezione coerente delle persone perseguitate e che già oggi la Convenzione stessa non protegge la migrazione per motivi economici. Nella riunione del 23 giugno 2021 il Consiglio federale ha approvato il pertinente rapporto.
Sabato 26 giugno i provvedimenti contro il coronavirus saranno considerevolmente allentati e semplificati. Saranno per esempio revocati l’obbligo del telelavoro e l’obbligo della mascherina all’aperto. Nei ristoranti non ci saranno più limiti al numero di ospiti per tavolo e, con il certificato COVID, potranno di nuovo avere luogo grandi manifestazioni senza limiti di persone o capienza. Si procederà dunque a una riapertura più estesa di quella proposta in sede di consultazione. Nella sua seduta del 23 giugno, il Consiglio federale ha inoltre agevolato l’entrata in Svizzera. I provvedimenti sanitari di confine si concentreranno sulle persone in provenienza da Paesi in cui è diffusa una variante preoccupante del virus.
Nella riunione del 4 giugno 2021, il Consiglio federale ha deciso di chiedere al Parlamento un nuovo credito d’impegno per la cooperazione internazionale in materia di migrazione e di rimpatrio. Il credito ammonta a 74 milioni di franchi per il periodo dal 2022 al 2026 e sostituirà quello precedente, che sarà esaurito alla fine di quest’anno. Alla luce dei buoni risultati ottenuti finora e delle crescenti esigenze in questo settore, è necessario un rinnovo del credito.
Il 25 maggio 2021 la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha pubblicato le conclusioni del gruppo di lavoro «Asilo e tratta di esseri umani». Il rapporto presenta una serie di raccomandazioni per meglio individuare le vittime potenziali di tratta di esseri umani e garantire il rispetto dei loro diritti nel quadro delle procedure d’asilo. La SEM intende proseguire i propri sforzi per garantire un’individuazione precoce e migliorare il flusso delle informazioni.
Nella sua seduta del 19 maggio 2021, il Consiglio federale ha approvato il programma di reinsediamento per gli anni 2022 e 2023. Dopo aver consultato le commissioni interessate e il gruppo d’accompagnamento, ha deciso di ammettere in Svizzera per tale periodo fino a 1600 rifugiati che si trovano in una situazione precaria nei Paesi di prima accoglienza. A ciò si aggiunge inoltre un contingente massimo di 300 rifugiati che è stato impossibile ammettere nel quadro del programma precedente a causa dei ritardi legati alla pandemia di Covid-19.
Il Consiglio federale nomina un "Incaricato per la migrazione e la sicurezza interna" presso la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) che si occuperà principalmente della lotta al terrorismo, della tratta e del traffico di esseri umani. In questo modo il Consiglio federale tiene conto della crescente importanza delle questioni legate alla sicurezza nel campo della migrazione. Nella seduta del 12 maggio 2021 ha nominato Urs von Arb per questa funzione.
In atto dal 2018, il programma pilota "Pretirocinio d’integrazione" sarà ampliato e prorogato di due anni. L’ampliamento è previsto da agosto 2021 e gode dell’appoggio di 17 Cantoni. Quale ulteriore misura per promuovere maggiormente il potenziale di manodopera nazionale, da gennaio 2021 è in atto in 14 Cantoni anche il programma pilota "Contributi finanziari".
Martedì, 23 marzo 2021 la Svizzera e la Nigeria hanno celebrato il decennale del loro partenariato in materia di migrazione. In occasione di una manifestazione nella capitale nigeriana Abuja, la consigliera federale Karin Keller-Sutter e il segretario di Stato per le questioni umanitarie Bashir Nura Alkali hanno sottolineato il successo della collaborazione nel settore migratorio e discusso i progetti futuri. I partenariati in materia di migrazione sono un elemento fondamentale della politica migratoria svizzera.
Il 24 febbraio 2021 Christine Schraner Burgener, attualmente inviata speciale dell’ONU per il Myanmar, è stata nominata segretaria di Stato della migrazione. Assumerà la direzione della Segreteria di Stato della migrazione il 1° gennaio 2022, subentrando a Mario Gattiker, che andrà in pensione.
Il 12 gennaio 2021, in occasione della visita ufficiale a Berna di una delegazione della Repubblica della Gambia guidata dalla vicepresidente, Sua Eccellenza Dr. Isatour Touray, il consigliere federale Ignazio Cassis, in veste di vicepresidente del Consiglio federale, e la consigliera federale Karin Keller Sutter hanno firmato due accordi di cooperazione, rispettivamente in materia di aviazione civile e di migrazione. L’accordo in materia di migrazione permette alla Svizzera e al Gambia di intensificare i loro sforzi per contrastare la migrazione irregolare.