L’anello di collegamento

Quando ha assunto la sua nuova funzione di floorwalker, Simon Bachmann non sapeva esattamente che cosa lo attendeva. Nel frattempo non solo si è familiarizzato con la nuova professione ma la esercita con passione, come abbiamo potuto facilmente costatarlo durante la nostra visita al centro federale d’asilo (CFA) di Berna, nell’ex ospedale Ziegler.

DSF6442
Simon Bachmann

Assistente sociale, floorwalker, addetto alla prevenzione dei conflitti: le denominazioni della nuova funzione creata dalla SEM sono tante. Molteplici - ed elevate - sono del resto anche le competenze necessarie per esercitarla: flessibilità, conoscenza delle lingue, determinazione ed empatia al tempo stesso, doti pedagogiche, conoscenza dell’essere umano, competenze sociali, cameratismo. Simon Bachmann le riunisce tutte.

Prerequisiti

L’obiettivo generale è quello di garantire le prestazioni di base, di avere più tempo per i colloqui e di influire, così, positivamente sul benessere dei richiedenti l’asilo e sul clima che regna nel centro, il tutto allo scopo di garantire un funzionamento ordinato dello stesso.

Via libera per Simon

I locali dell’ex ospedale Ziegler sono distribuiti su otto piani, tutti occupati dal CFA. Simon ci accompagna dapprima in un locale appartato al settimo piano e ci racconta entusiasta come è arrivato a questo mestiere: «Dopo aver lavorato per 17 anni come assistente sociale ero in cerca di nuove sfide e mi sono candidato alla cieca. Il caso ha voluto che la SEM stesse avviando proprio in quel momento il progetto pilota con i floorwalker. Mi sono subito buttato a pesce.»

Ottavo piano: soggiorno e terrazza

L’ultimo piano del palazzo è adibito a soggiorno ed è a disposizione di tutti. Una quantità di divani, una terrazza e, soprattutto, tranquillità. Qui s’incontrano sia richiedenti l’asilo che assistenti, personale sanitario e floorwalker. Simon spiega come mai il suo nuovo lavoro gli piace tanto: «Abbiamo cercato di instaurare da subito un rapporto di fiducia con i richiedenti l’asilo, ricercando con loro un fitto dialogo su base paritaria. La cosa è stata molto apprezzata - anche dalla direzione, che ci ha incoraggiati nei nostri sforzi, vedendoli di buon occhio e riconoscendo il nostro lavoro.»

Settimo piano: la zona tabù

Non tutti hanno accesso a questo piano. Qui vivono le donne che viaggiano sole e i minorenni non accompagnati. «Proponiamo anche a persone transessuali, bisessuali e omosessuali di alloggiare qui, perché spesso queste persone vengono escluse dalla comunità», spiega Simon. Il settimo piano non è chiuso a chiave ma sia noi floorwalker sia i collaboratori incaricati della sicurezza sappiamo chi ha diritto di starci e chi no. «Il sistema funziona molto bene e capita di rado di incontrare persone non autorizzate.»

DSF6467

Sesto piano: famiglie

Il sesto piano è molto animato. Bambini che corrono per i corridoi, mamme che parlano tra loro. Un bambino riconosce Simon e lo abbraccia. Una madre originaria del Kurdistan vorrebbe parlargli immediatamente. Simon scambia con lei alcune parole in curdo, assistito dalla sua collega floorwalker di origine curda. Per qualche istante regna un’atmosfera rilassata. È importantissimo conoscere le lingue e saper comunicare. «Il nostro lavoro non consiste soltanto nell’andare a prendere i richiedenti l’asilo e accompagnarli, ma anche nell’instaurare con loro un dialogo all’insegna della fiducia reciproca», spiega Simon. E prosegue: «Qualche tempo fa ho avuto la gioia di assistere alla notifica di una decisione d’asilo positiva – la cosa mi ha coinvolto da vicino e ho potuto partecipare alla gioia di questa persona.»

Quinto piano: settore riservato agli uomini

Anche gli uomini che viaggiano soli hanno il loro piano specifico. Oggi il quinto piano è calmo. Una floorwalker viene a prendere un richiedente l’asilo per accompagnarlo a un appuntamento medico. Per la prima volta da che siamo arrivati al centro incontriamo anche un addetto alla sicurezza. Simon ci spiega: «Collaboriamo molto da vicino con gli addetti alla sicurezza, anche se i nostri rispettivi lavori sono molto diversi. Loro intervengono soprattutto in caso di conflitto o di emergenza sanitaria. In fin dei conti, però, siamo tutti nella stessa barca e ci sosteniamo a vicenda.» Una buona notizia: dall’avvio del progetto pilota con gli addetti alla prevenzione dei conflitti, i conflitti sono nettamente diminuiti (vedi box più avanti). «All’inizio della mia attività si verificavano spesso aggressioni, escandescenze o furti. Adesso la situazione è cambiata: oggigiorno ci capita più sovente di accompagnare i richiedenti l’asilo a un trattamento psichico.»

Quarto e terzo piano: quarantena, isolamento, cure e rappresentanza legale

Il mestiere di floorwalker comporta una serie di processi fissi ma è anche ricco di sorprese. «Ovviamente documentiamo tutto nei nostri rapporti, controlliamo le presenze, andiamo a prendere i richiedenti l’asilo a orari fissi e li accompagniamo, per esempio, alla consulenza giuridica o a un appuntamento medico. La maggior parte del tempo, tuttavia, giriamo per i corridoi, regaliamo un sorriso, offriamo il nostro ascolto e cerchiamo di infondere il più possibile calma e serenità», così Simon riassume il profilo della sua professione. Non teme che possa succedergli qualcosa. «Non sono mai stato aggredito fisicamente né minacciato. Proprio per questo è importante curare la relazione con i richiedenti l’asilo sin dal primo giorno – a lungo termine se ne raccolgono i frutti. Io stesso come anche i richiedenti.»

DSF6820
DSF6752
DSF6796
DSF6617

Floorwalker: attività e compiti giornalieri

  • Due turni: primo turno pilota LU – VE ore 6.30 – 15.00, secondo turno pilota LU – VE ore 13.00 – 22.00, SA/DO turno unico
  • Compiti: tenere il registro rapporti, garantire il flusso delle informazioni, svolgere colloqui, controllare le presenze, coordinare gli appuntamenti, accompagnare i richiedenti l’asilo agli appuntamenti medici, prevenire i conflitti e fungere da istanza di conciliazione in caso di conflitto e, soprattutto, curare la comunicazione

Misure preventive della SEM

Dal primo trimestre 2021 la SEM applica tre misure preventive:

  • impiego di addetti alla prevenzione dei conflitti, risp. floorwalker nei CFA
  • riapertura del centro speciale per richiedenti l’asilo renitenti a Les Verrières, nel Canton Neuchâtel
  • presenza di assistenti religiosi musulmani nei CFA