Cronologia
Il 2022 nell'ottica della SEM
Il 2022 nell'ottica della SEM
La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha deciso di prorogare fino alla fine di dicembre 2022 il suo servizio di consulenza religiosa musulmana nei centri federali d’asilo (CFA). La decisione segue uno studio svolto dal Centro Svizzero Islam e Società (CSIS) dell’Università di Friburgo, il quale stende un bilancio molto positivo del progetto. La SEM cerca una soluzione per assicurare il finanziamento a lungo termine della consulenza religiosa musulmana e per dotarla di una struttura stabile.
Il 1° febbraio 2022 la consigliera federale Karin Keller-Sutter ha incontrato per la prima volta il nuovo ministro austriaco dell'interno Gerhard Karner, in occasione di una visita di lavoro a Vienna. Al centro dei colloqui la riforma del Codice frontiere Schengen e i negoziati in corso per la riforma del sistema europeo di migrazione e asilo nonché la cooperazione bilaterale in materia di migrazione e di lotta al terrorismo.
491 degli oltre 800 partecipanti al terzo anno di programma Pretirocinio d’integrazione PTI 2020/2021 (ossia ca. il 60%) hanno potuto accedere a una formazione professionale di base (apprendistato CFP o AFC). Nella sessione invernale le Camere federali hanno inoltre approvato la continuazione del programma. La Segreteria di Stato della migrazione (SEM), in collaborazione con i partner cantonali e le associazioni economiche interessati, elaborerà pertanto le basi per il proseguimento del PTI a titolo permanente a partire dal 2024.
Martedì, 1° marzo 2022, la consigliera federale Karin Keller-Sutter e il ministro degli affari esteri, della cooperazione e dell'integrazione regionale della Repubblica del Cabo Verde, Rui Alberto de Figueiredo Soares, hanno firmato due accordi migratori che permetteranno di rafforzare la cooperazione tra i due Stati in materia di migrazione, in particolare nel settore del ritorno.
Il Consiglio federale, nella sua seduta del 4 marzo 2022, ha deciso una serie di misure per ottimizzare l’ammissione di lavoratori qualificati provenienti da Stati terzi. Tali misure consentono di ridurre gli ostacoli amministrativi e rafforzano la capacità innovativa dell’economia. Sono socialmente sostenibili e compatibili con la Costituzione per quanto riguarda la regolazione dell’immigrazione. Entro fine 2022 si intendono attuare misure immediate con le prime agevolazioni amministrative nei settori in cui vi è una comprovata mancanza di lavoratori specializzati.
Per disporre di alloggi di fortuna in cui accogliere i profughi di guerra provenienti dall’Ucraina, l’Esercito svizzero ha sgomberato la caserma di Bülach. È stata la prima struttura di questo tipo messa a disposizione della Segreteria di Stato della migrazione (SEM) nel 2022. Nel corso dell’anno sono stati aperti più di venti siti temporanei grazie alla stretta collaborazione tra la SEM, l’Esercito svizzero, i Cantoni, i Comuni e alcuni partner privati.
Comunicato stampa 16.05.2022 (in tedesco)
Le persone in fuga dall'Ucraina a causa della guerra riceveranno lo statuto di protezione S. È quanto deciso dal Consiglio federale l'11 marzo 2022. In questo modo, i profughi ottengono rapidamente un diritto di soggiorno, senza dover percorrere una procedura d'asilo ordinaria. L'attivazione dello statuto S è stato approvato all'unanimità in sede di consultazione.
Lo Stato maggiore Asilo (SONAS) si è riunito per la prima volta giovedì 24 marzo. Sotto la direzione di Christine Schraner Burgener, segretaria generale della migrazione, i rappresentanti della Confederazione e dei Cantoni si sono informati reciprocamente sulla situazione generale per quanto riguarda la guerra in Ucraina e i movimenti dei profughi in Europa, nonché sulla situazione nel settore dell’alloggio in Svizzera. Confederazione e Cantoni lavorano a pieno ritmo per allestire posti di accoglienza destinati ai profughi.
Il 24 marzo 2022, la consigliera federale Karin Keller Sutter si è resa in visita al centro federale d’asilo di Basilea (CFA Basilea) per accertarsi in loco del processo di registrazione e dell’alloggio di persone in cerca di protezione provenienti dall’Ucraina. Keller Sutter, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), si è detta soddisfatta delle procedure e dei miglioramenti già attuati.
Il sistema di finanziamento del settore dell’asilo viene adeguato al fine di sintonizzare il più possibile tra loro le mansioni dell’assistenza, dell’aiuto sociale e della promozione dell’integrazione. La riforma rispetta il principio della neutralità dei costi ed evita un trasferimento sistematico degli oneri tra Confederazione e Cantoni. Nella seduta del 30 marzo 2022 il Consiglio federale ha posto in vigore al 1° gennaio 2023 la pertinente ordinanza.
Lo Stato maggiore Asilo (SONAS) accoglie con favore il ritorno all’assegnazione cantonale proporzionale alla popolazione dei rifugiati dall’Ucraina. In questo modo sarà possibile compensare gradualmente gli squilibri venutisi a creare. Al momento Confederazione e Cantoni dispongono di un numero sufficiente di posti di alloggio.
Dal 2 maggio 2022 l’elenco dei Paesi e regioni a rischio COVID 19 tenuto dal Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) è vuoto. Da questa data è di nuovo possibile entrare in Svizzera alle condizioni ordinarie. Al momento dell’entrata non è quindi più necessario presentare un certificato di vaccinazione o di guarigione. Il DFGP tiene in tal modo conto dell’evoluzione positiva della situazione epidemiologica.
L’11 maggio 2022 la consigliera federale Karin Keller Sutter si è recata a Tbilisi. Ha incontrato il ministro georgiano della giustizia Rati Bregadze per siglare un memorandum d’intesa relativo a un partenariato in materia di migrazione. Successivamente la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha effettuato una visita di cortesia al ministro georgiano dell’interno Vakhtang Gomelauri.
In occasione della sua seduta del 29 giugno 2022, il Consiglio federale ha approvato l’entrata in vigore degli adeguamenti legislativi per la trasposizione del regolamento UE relativo alla guardia di frontiera e costiera europea (Frontex) a partire dal 1° settembre 2022, con riserva dell’accertamento della votazione del 15 maggio 2022, e ha preso atto dei risultati della procedura di consultazione. Gli adeguamenti riguardano le modifiche della legge federale sugli stranieri e la loro integrazione, della legge sull’asilo, della legge sulle dogane, del decreto federale che approva e traspone nel diritto svizzero gli accordi bilaterali con l’UE per l’associazione della Svizzera alla normativa di Schengen e Dublino nonché delle disposizioni d’esecuzione sulla partecipazione della Svizzera a Frontex.
Nella seduta del 16 settembre 2022 il Consiglio federale ha sospeso completamente l’accordo di facilitazione del rilascio di visti stipulato con la Russia. Ai cittadini della Federazione russa si applicherà quindi di nuovo la procedura ordinaria di rilascio del visto. In tal modo il Consiglio federale si allinea alla decisione dell’Unione europea, contribuendo a una politica unitaria in materia di visti in tutta Europa.
Il 20 settembre 2022 la consigliera federale Karin Keller-Sutter ha partecipato alla conferenza ministeriale "Second Sarajevo Migration Dialogue" a Sarajevo. Al centro dei colloqui la migrazione secondaria irregolare sulla rotta balcanica occidentale, che permane elevata. L’obiettivo è rafforzare la collaborazione reciproca fra gli Stati balcanici occidentali e sostenerli nel rimpatrio e nella reintegrazione dei migranti nel loro Paese d’origine.
La Svizzera e l’Austria lavorano in stretta collaborazione per arginare in modo efficace la migrazione irregolare. È quanto convenuto il 28 settembre 2022 a Zurigo tra il ministro federale dell’interno austriaco Gerhard Karner e la consigliera federale Karin Keller-Sutter. Il piano d’azione prevede iniziative comuni di politica migratoria a livello europeo, nonché una più stretta collaborazione della polizia di frontiera.
Il secondo contributo della Svizzera a determinati Stati membri dell’Unione europea (UE) servirà in particolare a finanziare progetti e programmi destinati a sostenere Paesi esposti a una forte pressione migratoria. Il 14 ottobre a Lussemburgo la consigliera federale Karin Keller-Sutter e il ministro greco della migrazione e dell’asilo, Notis Mitarachi, hanno firmato un accordo di attuazione in vista di una tale cooperazione bilaterale. La Svizzera ha stanziato un importo di 40 milioni di franchi per sostenere progetti e programmi nel settore della migrazione in Grecia.
Il 14 ottobre 2022 la consigliera federale Karin Keller Sutter, ha partecipato all’incontro dei ministri dell’interno dello spazio Schengen a Lussemburgo. I colloqui si sono concentrati sulla situazione relativa alla migrazione e alla sicurezza connessa alla guerra in Ucraina nonché sulla migrazione irregolare sulla rotta balcanica. Il capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) si è prodigata a favore di uno stretto coordinamento tra i partner europei.
L’elevato numero di persone che depositano una domanda d’asilo in Svizzera non accenna a diminuire. Le strutture federali vengono sfruttate al massimo delle loro capacità, e i posti letto liberi scarseggiano. Affinché si possa continuare ad accogliere, ospitare e assistere tutti i richiedenti, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) mette costantemente a disposizione nuovi alloggi. Ciò però non basta. Per garantire che vi sia posto a sufficienza nei centri federali d’asilo (CFA), in via provvisoria una parte dei richiedenti sarà trasferita nei Cantoni in anticipo rispetto a quanto avvenuto finora.
Dal 2023 al 2026 la Svizzera fornirà sostegno concreto a Cipro con progetti e programmi nel settore della migrazione. Il 31 ottobre la consigliera federale Keller Sutter e il ministro dell’interno cipriota Nicos Nouris hanno firmato a Berna il corrispondente accordo. La cooperazione è rafforzata tramite il credito quadro migrazione del secondo contributo della Svizzera a determinati Stati membri dell’UE. Tale credito permette di sostenere in modo mirato gli Stati dell’UE che devono affrontare un’elevata pressione migratoria. Il contributo a sostegno di Cipro ammonta a 10 milioni di franchi.
La Svizzera e la Macedonia del Nord sono ora legate da un partenariato in materia di migrazione. Il 7 novembre 2022 la consigliera federale Karin Keller-Sutter e il ministro dell’interno macedone Oliver Spasovski hanno firmato a Berna il corrispondente memorandum d’intesa. Quello con la Macedonia del Nord è il quarto partenariato in materia di migrazione concluso dalla Svizzera con un Paese dei Balcani occidentali.
Il 25 novembre 2022 a Bruxelles si è tenuto il venticinquesimo incontro del Comitato misto Svizzera Unione europea (UE) per l’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC). Come di consueto, le due delegazioni hanno affrontato varie questioni relative all’attuazione e allo sviluppo dell’ALC. La delegazione svizzera ha comunicato all’UE la decisione del Consiglio federale del 16 novembre 2022 di applicare, nel 2023, la clausola di salvaguardia alla Croazia.
Claudio Martelli è stato nominato nuovo direttore supplente della Segreteria di Stato della migrazione (SEM) a partire dal 1° dicembre 2022. Il 2 dicembre 2022 la consigliera federale Karin Keller Sutter, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), ne ha informato il Consiglio federale.
Dopo il piano d’azione bilaterale con l’Austria, la Svizzera intensifica anche con la Germania la cooperazione per lottare contro la migrazione irregolare. Il 13 dicembre 2022 la consigliera federale Karin Keller Sutter e la ministra dell’interno tedesca Nancy Faeser hanno concordato a Berlino un corrispondente piano d’azione. Entrambi i Paesi intendono combattere a livello transfrontaliero l’attività criminale dei passatori ed eseguire efficacemente i rinvii.
Il 13 e 14 dicembre la segretaria di Stato Christine Schraner Burgener ha preso parte alla Conferenza ministeriale del Dialogo euro-africano su migrazione e sviluppo, tenutasi a Cadice. I circa 60 Stati europei e africani partecipanti hanno approvato un nuovo piano d’azione per il periodo 2023-2027, pensato per affrontare le sfide attuali in ambito migratorio. In qualità di nuovo membro permanente del comitato direttivo, la Svizzera contribuirà a definire l’orientamento politico e si adopererà per consolidare il dialogo partenariale.